UNA NUOVA CANTINA, UN NUOVO FRANCIACORTA, UN NUOVO GUSTO, UN NUOVO MODO DI GUARDARE IL PAESAGGIO

Marzaghe è Terra di Franciacorta... Terra che declina in dolci colline e che respira tra due monti, il Monte Alto e il Monte Orfano. Alture che la riparano dalle nebbie che salgono dalla pianura e che la custodiscono dal gelo del nord. Rilievi che attraggono i temporali estivi che l’immensità del Monte Guglielmo scaglia sul lago d’Iseo.

I lampi e i tuoni raffreddano la terra, la terra raffredda il chicco d’uva e il chicco d’uva matura l’indispensabile acidità tipica del Franciacorta. Affezionarsi al nostro vino vuol dire prediligere una terra più antica del nome che la descrive, intima alla sapienza contadina che da sempre, dalla nostra terra, ha tratto un vino superbo ed aperto ad accogliere la moderna vinificazione.
Un dosaggio fecondo ha dato vita al nostro Franciacorta dotandolo di un corpo morbido, lieve e frusciante come il movimento dell’anima.

C’è dell’oro sotto la nostra vigna, nella Terra di Marzaghe. Un agnello d’oro, nascosto dai Longobardi, grandi mercanti e allevatori di greggi. Così racconta la tradizione orale. Moltissime persone lo hanno cercato, almeno fino agli anni quaranta del secolo breve. Ora, solo le radici della nostra vite lo cercano innervandosi sotto la prima terra. E forse lo hanno trovato e lo custodiscono e proteggono affinché sia la riserva aurea dell’uva con cui la nostra azienda produce il Marzaghe Franciacorta.

La nostra famiglia da sempre possiede sei ettari di vigneto che ha conservato nonostante abbia orientato in altre direzione la sua capacità imprenditoriale. Qualche anno fa, sulla scia di chi negli anni sessanta ha inventato il Metodo Franciacorta, ammirandone il progetto, ha compreso che era venuto il tempo di andare oltre la custodia della terra e della piccola produzione di bottiglie per pochi eletti.